Hamilton è una casa costruttrice di orologi americana, fondata nel 1892 ed entrata a far parte in seguito del gruppo Swatch negli anni ottanta. Azienda pressoché iconica per gli americani nel campo dell’orologeria, vanta numerose collaborazioni con eventi aeronautici internazionali, a cui fornisce i cronometri ufficiali, ed ha una tradizione di lunga data che si rifà ad un’estetica tipicamente americana, unita oggi all’eccellente manifattura ed esperienza svizzera, dove attualmente produce i suoi prodotti. Inoltre, i suoi modelli sono diffusissimi nei film di Hollywood, tanto da spingere l’azienda a creare sul proprio sito una lista di pellicole in cui appaiono i suoi orologi – e sono davvero tante!
Oggi vi presento uno dei suoi modelli più famosi e diffusi: l’Hamilton Khaki Field 42mm.
La linea Khaki di Hamilton è famosa per il numero di varianti disponibili (42mm, 38mm, meccanico, automatico, al quarzo, date, day-date, chrono, Titanium PVD, quadrante nero o crema) che ruotano attorno ad una forma molto classica e dal carattere rude e spartano che contraddistingue un orologio field.
Il modello preso in esame è la variante con diametro 42 mm, quadrante nero, cassa in acciaio e movimento automatico ETA 2824-2; il numero del modello è H70555533.
La qualità costruttiva dell’orologio è, alla vista, molto alta: la cassa è in acciaio inossidabile, con finitura matte (eccettuato che per la lunetta, lucida), e non presenta difetti di sorta; le sue forme morbide si appoggiano piacevolmente sul polso. La corona, piuttosto voluminosa, presenta la lettera “H” stampigliata a lato; la carica manuale e la regolazione di data ora è fluida e precisa. Sul retro, troviamo il fondello trasparente che permette di osservare il movimento ETA, brandizzato Hamilton, e le scritte “Swiss Made” e “ 10 Bar Water Resistant”.
In generale, l’estetica è molto bilanciata, coerente e unisce innegabili caratteristiche da “tool watch” con una certa, seppur rude, eleganza. Forse non è proprio un orologio da abito ma nulla vieta di indossarlo anche con un outfit semi formale.
Il quadrante, nero, presenta ben 3 diversi cerchi: all’esterno troviamo l’indicazione dei minuti/secondi, con una scala graduata che scende fino a 1/5 di secondo; più internamente, in numeri arabi di dimensione considerevole, sono stampate le 12 ore; infine, in un cerchio ancora più interno, si trovano le 24 ore (a partire dalle ore 13). Nella parte superiore campeggia il marchio Hamilton, mentre in quella inferiore si trova la denominazione “Khaki Automatic”. Tutte le iscrizioni sono stampate e non applicate.
A ore 3/15 è posizionata la complicazione della data, in un piccolo quadrante bianco con scritta nera. Scelta a mio parere discutibile, per fare spazio a quest’ultima il numero “15” del cerchio più interno è stato spostato in una posizione più centrale, rompendo così in qualche modo l’armonia del design. Forse, una semplice rimozione della cifra sarebbe stata da considerare.
Le lancette, piuttosto sottili, sono a spada, con la punta che si restringe in un sottilissimo filo metallico; quella dei secondi, invece, è un’unico, sottile braccio che culmina in una punta di freccia rossa, unica macchia di colore in un look altrimenti bianco e nero. La luminescenza al buio, pur non essendo al livello di un diver, è più che soddisfacente.
Il cristallo è di vetro zaffiro, leggermente convesso, e premette un’ottima visibilità. I riflessi sono più che accettabili e la resistenza i graffi, almeno finora, è eccellente. La qualità è, come il resto dell’orologio, altissima.
L’Hamilton Khaki è corredato da un cinturino di pelle piuttosto spesso, di colore marrone chiaro, non particolarmente morbido e tuttavia confortevole. La fibbia è larga, squadrata, e porta inciso il marchio “Hamilton”. Personalmente lo trovo un ottimo complemento all’orologio e non ho mai sentito il bisogno di cambiarlo, ma il Khaki Field si adatta a moltissimi cinturini e non avrete la difficoltà ad abbinarlo se preferite un look differente.
Il movimento, un classico ETA 2824-2, è affidabile e (negli standard di questa fascia) preciso; dalla mia esperienza, si aggira sui +15/-10 secondi al giorno, il che è più che accettabile. Ha una riserva di energia di circa 38 ore, carica sia automatica che manuale ed è “hacking”, il che è ottimo per una precisa regolazione dell’ora. Dato che Hamilton l’ha personalizzato esteticamente, è piacevole da vedere attraverso il fondello trasparente e completa in modo eccellente il look generale del modello.
In conclusione, l’Hamilton Khaki Field 42mm è un orologio di grande qualità nonostante il prezzo contenuto (circa 500 €). Versatile, con uno stile un po’ “rugged” che però non sconfina mai del tutto nel “tool watch” vero e proprio (nello stile Marathon, ad esempio) e si può adottare senza problemi nella maggior parte delle occasioni, anche quelle che richiedono un outfit un po’ più elaborato. Da notare che pur essendo un 42mm, veste leggermente più grande rispetto ad altri orologi, per cui consiglio a coloro che hanno una misura di polso più ridotta di valutare anche la versione a 38 mm.
Qui potete acquistare la versione trattata in questa recensione;
Qui la versione a 38mm;
Qui una variante più economica con un movimento meccanico (non automatico).
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