La Squale è una casa italiana di orologi, con sede di produzione in Svizzera. Tratta esclusivamente Diver, e i suoi prodotti sono di notevole qualità tecnica e con un design originale e, seppur classico, piuttosto riconoscibile.
Innanzitutto, un po’ di storia: nel 1946, Charles Von Buren, un esperto costruttore di casse per orologi, fonda la Squale a Neuchâtel, in Svizzera. Inizialmente pensata come azienda produttrice di sole casse, nel 1950 inizia a creare una propria linea di orologi specificamente pensati per subacquei, non diffusa però nel mercato mondiale ma piuttosto fra sommozzatori professionisti. In parallelo, continua a produrre casse per orologi per importanti marche quali Blancpain, Doxa, Tag Heuer, e molte altre. Nel 1974 entra nel mercato mondiale degli orologi, come marca a sé. Dopo l’avvento degli orologi al quarzo, l’azienda conosce una profonda crisi che sembra decretare la sua fine. Nel 2010 la famiglia Maggi, storico distributore della marca, decide di subentrare nell’azienda, e la rilancia portandola a quella che è oggi: una rispettata e molto specialistica casa produttrice di orologi Diver, alcuni dei quali dalle caratteristiche strutturali impressionanti e dall’estetica sportiva e nel contempo versatile.
L’orologio che recensiremo in questo articolo è forse il suo modello di maggior successo: lo Squale 1521 – 50 Atmos, nella variante azzurra con cassa di acciaio inossidabile lucido.
Innanzitutto, prima ancora di parlare di misure, movimenti e quadrante, il punto di forza di questo segnatempo: la cassa. Essendo stato il primo core business della casa, è lecito aspettarsi un prodotto sopra la media, e in effetti così è. La forma è differente da qualunque altro Diver troverete in commercio, un blocco unico con forme armoniose che rivela piccoli dettagli segno di grande cura nella costruzione osservandolo da vicino. L’accentuata curvatura abbraccia piacevolmente il polso, rendendo l’orologio indossabilissimo anche per polsi magri. Ai lati, a ore 9 troviamo l’incisione “Squale”, mentre a ore 3 un “taglio netto” della cassa rompe la curvatura, un piccolo dettaglio originale che non si vede spesso. In effetti, se la si osserva attentamente da sotto, la cassa è leggermente asimmetrica; il piccolo taglio di cui sopra parifica il tutto facendolo rientrare nei confini della lunetta, bilanciando alla perfezione il risultato finale.
Il disegno delle anse è veramente bellissimo, sfaccettato i tre punti, il che conferisce loro un look sofisticato e insieme discreto.
Il fondello presenta, incise a mano, la scritte “Squale 50 Atmos Professional”, unita al logo classico Squale e le specifiche “Swiss made”, “Stainless Steel”, “Sapphire Crystal” e “Automatic”.
La resistenza all’immersione, come dice il nome stesso, è di 50 atmosfere, vale a dire circa 500 metri; tecnicamente impressionante, anche se credo che ben pochi potranno avvalersi di questa qualità nella vita reale.
Veniamo al quadrante. Di colore azzurro “sunburst”, cambia moltissimo a seconda della direzione della luce che lo colpisce, un effetto molto bello a vedersi e che dona profondità al tutto. Troviamo stampato in alto il marchio “Squale” e in basso il logo di Von Buren, oltre che la denominazione del modello. A ore 12 c’è un segno triangolare (tipo “dente di squalo”, in effetti); a ore 6 e 9 dei rettangoli, sostituiti a ore 3 dalla fessura del datario. Il resto delle ore è indicato con cerchietti. Tutte le iscrizioni sono giallo chiaro e luminescenti al buio. Le lancette sono rettangolari, con punta triangolare; nella migliore tradizione “diver”, quella dei minuti è arancio. Quella dei secondi, invece, è un sottile filo bianco, interrotto da un piccolo rettangolo verso la fine.
La lunetta girevole, azzurra anch’essa (ma non cangiante), ha le indicazioni dei secondi che alternano numeri e linee a intervalli di 5 (partendo dalle linee, quindi linea – 10 – linea – 20 e così via). I rimanenti secondi sono comunque indicati tramite dei piccoli dot. I click della lunetta sono 60; nel ruotarla, sembra molto precisa, senza particolare “gioco” ma senza essere eccessivamente dura. In ogni caso, la Squale ha previsto delle piccole viti di regolazione per aggiustarne a proprio piacimento la fluidità, 4 in tutto, situate ai due lati della lunetta. A ore 12, troviamo il classico triangolo, in cui è però “insertato” un cerchio con un bordo metallico che contiene la vernice luminescente. Soluzione forse non del tutto elegante quest’ultima, dato che a tal punto forse si poteva anche lasciar perdere il piccolo triangolo in favore del solo cerchio.
La corona è ad ore 4, avvitata nella cassa. Molto discreta quando l’orologio è indossato, sporge pochissimo e non dà nessun fastidio estetico o pratico; tuttavia, sembra poco comoda da usare con l’orologio al polso. Preciso che io, essendo mancino e portando l’orologio sulla destra, sono comunque costretto a toglierlo per regolare l’ora, per cui onestamente non ho mai provato in altro modo. Alla sommità della corona è inciso nuovamente il marchio Von Buren.
Se mi è concessa un’opinione, trovo che la Squale si sia lasciata un po’ prendere la mano sull’iscrizione del marchio, dato che si ritrova sul quadrante (non due, ma bensì tre volte, se si osserva bene), sul fondello, sulla corona, sul lato della cassa, e infine sulla fibbia del cinturino. Va bene essere fieri del proprio lignaggio, ma qui si esagera.
Il cristallo è in vetro zaffiro, di ottima qualità e che permetta una visione cristallina del quadrante. La resistenza ai graffi è molto buona: anche considerando l’uso attento che ne faccio, per ora il cristallo è del tutto immacolato.
Il movimento è un ETA 2824-2 Top Level, che pulsa a 28.800 BPH ed ha una riserva di energia di circa 38 ore. La precisione è in linea con le caratteristiche di questo calibro, piuttosto notevole direi; nel mio uso quotidiano non si è mai scostato di più da +/- 10 secondi al giorno. È automatico, a carica manuale e hackable, il che è più di quello di cui si possa avere bisogno.
Il cinturino in dotazione, nel mio caso, è di pelle nera, con inserti in corda presso le anse. La vestibilità è molto buona e non si può dire che non sia confortevole. Da notare la particolarità che tutti e due i passanti non sono fissati al cinturino, per cui è possibile aggiustarne la posizione in base a come ci si trova più comodi. Come già detto, la fibbia in metallo porta il logo Squale.
In conclusione, lo Squale 50 Atmos è un orologio di grande qualità, con una cura dei dettagli veramente notevole per questa fascia di prezzo: direttamente dal sito del produttore, questo modello si può acquistare a 829 €. È disponibile in un’infinità di varianti, nero, azzurro, nero/giallo, con cassa in acciaio lucido o “blasted”, e altre ancora.
Il suo punto di forza è indubbiamente la cassa, per la sua forma particolare e la grande cura con cui è modellata.
Benché possegga un carattere marcatamente sportivo, il suo design e il fatto che vesta un po’ più piccolo dei suoi 42mm di diametro lo rende adatto comunque alla maggior parte degli outfit e delle occasioni, soprattutto nella variante nera, più discreta ma forse meno attraente e originale di quella azzurra.
Il costo tutto sommato contenuto (per quello che offre), l’ottimo movimento e la sua distinta personalità rendono il 50 Atmos perfetto per chi voglia dotarsi di un Diver di qualità, scegliendo una marca non così diffusa o scontata e tuttavia che può vantare una grande tradizione nel campo degli orologi da sub. Un bellissimo segnatempo, piacevole da indossare e rimirare.
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Scusa se ti correggo ma il movimento purtroppo non è top bensì elabore. Io stesso ho aperto il mio per regolarlo e confermato da squale Milano. Se vuoi posso mandarti la foto. Ha solo una miglioria rispetto al movimento elabore l’incabloc