Seiko ha annunciato il rilascio di una riedizione del Seiko Chariot, il modello di orologio che indossava Steve Jobs nella famosa fotografia sulla prima pagina del Time scattata da Norman Seeff, nel 1984, in partership con la società di design e distribuzione giapponese Nano Universe, che darà il nome al nuovo modello.
Nella foto, Steve Jobs tiene in grembo il primo modello del computer che cambierà le sorti dell’informatica: il Macintosh.
Al suo polso, si può notare un piccolo, discreto orologio. Ed è questo orologio di cui la Seiko ha annunciato la riedizione in quantità limitata (per la versione con quadrante bianco identica a quella indossata da Steve Jobs): 1982 copie, in onore dell’anno in cui fu rilasciato ufficialmente.
Saranno inoltre prodotte due varianti: una, fedele all’originale, con un diametro di 33 mm, e una versione a 37,5 mm più vicina agli standard odierni.
Il costo, tuttavia, sarà piuttosto accessibile: solo 180 $. La disponibilità è prevista per il 10 marzo 2017: qui potete dare un’occhiata alla presentazione.
Visto che, oltre che appassionato di orologi, sono anche fotografo, vi segnalo questa bella intervista a Norman Seeff, che descrive l’esperienza di immortalare uno degli uomini che hanno cambiato il corso della tecnologia. L’autore è Ray Basile, che frequentava, da giovane, lo studio di Seeff, e che ci regala questa interessante storia.
Norman Seeff è un fotografo specializzato in ritratti di celebrità, con un curriculum di tutto rispetto. Davanti al suo obiettivo sono passati personaggi del calibro di Andy Warhol, Patti Smith, Miles Davis, Ray Charles, Whitney Houston.
Quel giorno, in realtà, il compito di Norman era di scattare le foto al design team della Apple, più che a Jobs in particolare. Solo dopo si sono spostati nella sua residenza a Woodside, per le fotografie dedicate a lui.
Norman spiega che la fotografia in questione non fu posata, né studiata. Fu semplicemente il risultato di un’atmosfera rilassata e giocosa dalla quale uscì uno scatto unico:
Insieme a questa fotografia, Norman scattò anche molte altre immagini di Jobs, tutte egualmente spontanee e divertenti. Ma una sola rimase nella storia.
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